Mio Dio, quanto ho mangiato! O.o
Sono tornata da un'oretta dal battesimo del mio cuginetto...e mi sono appena fatta un po' di magnesia. Dopo il quasi digiuno dei giorni scorsi credo di aver mangiato leggermente troppo xD ma questi sono giorni di festa e questi 'sforzi' si possono fare u.u
allura.. Domani ultimo giorno dell'anno. Mi viene naturale fare un bilancio su questo anno appena passato. Mai come ora ho avvertito forte la sensazione di non averci capito nulla, quest'anno è volato veramente e mi sembra di non aver fatto nulla. Lo so che non è così, che ho fatto tanto, visto tanto, imparato tanto... È solo che ci sono stati momenti davvero difficili e... Boh... Non mi hanno fatto capire niente :) forse è soprattutto per questo che voglio cambiare, per imparare a godermi ogni giornata, viverla a fondo per poterla ricordare non solo come una sorta di sogno. I miei 'problemi' mi fanno perdere i dettagli... È un po' difficile da spiegare... Diciamo che spesso sono così occupata a pensare e ad ingigantire i problemi, che non mi vivo quello che sta accadendo, quindi poi quando ci ripenso ho la sensazione che non sia accaduto, perché è come se non mi avesse lasciato nulla.
Vedo i ragazzi della mia età così felici, forti, coscienti dei loro mezzi, pieni di vita... E mi chiedo solo 'perchè non posso essere come loro?'. Ed ho paura... Perché ogni volta spero che quello che sta per iniziare sia l'anno buono, quello in cui mi lascerò tutto alle spalle, quello in cui mi dedicherò solo a me e guarirò. E mi fa dannatamente male poi, quando quell'anno volge al termine, vedermi al punto di partenza, se non addirittura in condizioni peggiori.
E piú tempo passa e più perdo le speranze. E invece ho bisogno di crederci, di sperarci ancora, perché altrimenti è davvero la fine. Mi basterebbe un piccolo segno, non fare un passo avanti e poi dieci indietro...ma non so come si fa, mi mancano le istruzioni ed io non so davvero da dove iniziare.
Ora ho un altro anno per provarci. Sarà quello buono!! (opera-di-autoconvincimento mode on)
Vi mando un bacio :)
- Ale -
domenica 30 dicembre 2012
sabato 29 dicembre 2012
Sí, lo so, ho già saltato un giorno. Ma, sapete, decidere di aprire un blog ed ammalarsi il giorno dopo è decisamente una cosa da me. Quindi ora vi sto scrivendo dal mio lettuccio, con ancora il sentore di un mal di testa epico, e un bel po' di fazzoletti sparsi sul mio comodino. Il raffreddore ha deciso di venire a farmi visita giusto ora, con il battesimo del mio cuginetto domani e a ridosso di capodanno. Evviva me! -.-
Questa mattina ho anche vomitato e, naturalmente, la mia ansia mi ha un po' dato del filo da torcere. Io razionalmente so che sto bene, che non sta per succedermi niente... Ma è più forte di me, non riesco a controllarlo del tutto. Devo dire però che stamattina me la sono cavata abbastanza bene, il che mi ha sorpreso :)
Ora sto guardando la tv, cercando di non addormentarmi di nuovo - altrimenti rischio di passare la nottata in bianco.
Spero che voi stiate meglio di me. Spero di ritornare nel pieno delle mie forze entro domani, terró le dita incrociate.
Un bacio a tutti
-Ale-
Questa mattina ho anche vomitato e, naturalmente, la mia ansia mi ha un po' dato del filo da torcere. Io razionalmente so che sto bene, che non sta per succedermi niente... Ma è più forte di me, non riesco a controllarlo del tutto. Devo dire però che stamattina me la sono cavata abbastanza bene, il che mi ha sorpreso :)
Ora sto guardando la tv, cercando di non addormentarmi di nuovo - altrimenti rischio di passare la nottata in bianco.
Spero che voi stiate meglio di me. Spero di ritornare nel pieno delle mie forze entro domani, terró le dita incrociate.
Un bacio a tutti
-Ale-
giovedì 27 dicembre 2012
365 giorni di ansia
Ho visto un film settimana scorsa, Julie & Julia, in cui la protagonista, Julie, creava un blog nel quale parlava della sua sfida: preparare, in 365 giorni, 524 ricette contenute in un libro di cucina di Julia Child.
Ed eccomi qui. Non so cucinare, tranquilli, non è un altro blog di cucina e nemmeno voglio cimentarmi in esperimenti culinari - che so già sarebbero fallimentari. Sono qui perchè anche io, a modo mio, vorrei vincere una sfida. Voglio vincere l'ansia. Anzi, più che vincerla, vorrei imparare a non averne paura, voglio sapere se c'è qualcuno, tra di voi, che si sente come me a volte, o se sono la sola.
Ma credo di dover iniziare dalle presentazioni. Io mi chiamo Alessandra, ho 23 anni... vivo in un paesino della calabria e nella vita sono una studentessa universitaria. Mi piace lavorare con le paste polimeriche, mi piace leggere - adoro Nicholas Sparks e Stephen King - e una volta mi piaceva anche scrivere. Mi piacciono i film e la musica, le tombolate nel periodo Natalizio, i pomeriggi sotto il piumone quando fuori piove forte. Mi piacciono i raggi di sole quando dentro ho solo buio, i sorrisi dei miei cuginetti che sanno scaldarmi anche quando ho solo voglia di piangere. Mi piace lavorare con le mie mani, creare oggettini, inventare qualcosa. Mi piaceva disegnare, anche se non lo faccio più da tanto tempo.
Mi piacciono tante cose. Eppure, a volte, non mi piace niente. A volte non sento niente. A volte è solo il buio , e il mondo è in bianco e nero, senza colori, senza sfumature. Non c'è neanche il grigio.
Perchè ho aperto questo blog? E' una domanda a cui neanche io ho una risposta univoca. Cosa voglio? Cosa credo? Cosa spero? Forse è questo il punto, forse non spero più. Voi leggerete queste parole e penserete che sono una sfigata, una di quelle depresse senza amici, frustrata perchè non ha uno straccio di ragazzo. E io stessa spesso mi rivedo in questa descrizione. Eppure non è così. Ho i miei amici - pochi, è vero, ma credo nella qualità più che nella quantità - ho un ragazzo che mi ama e farebbe di tutto per me... Ma mi sento sola. E non so come guarire da quella solitudine di chi, pur in una stanza piena di gente, si sente sola dentro. E voi direte: cosa c'entra l'ansia? E io rispondo: è l'ansia che mi ha fatto arrivare a questo punto.
Vedete, sono sempre stata brava con le parole. Una di quelle persone che ha fatto delle parole, della razionalità, il suo punto di forza. Sono sempre stata così. Analizzavo le situazioni, ne parlavo con gli altri, cercavo di capire, di trovare un perchè a tutto... Quando qualcosa non andava, quando l'ansia aveva il sopravvento, io parlavo, io scrivevo, io raccontavo... Ora non ci riesco più. Ora tutti credono che io stia bene, perchè sono brava a mentire. Mi sono circondata di mura. Ed è buffo, perchè ora non riesco ad abbatterle. Sto male, eppure non riesco a dirlo, non riesco a fare come ho sempre fatto, non ci riesco... Le parole non escono. "Come va?", chiedono. E io rispondo "tutto bene", perchè non posso fare altrimenti. La gente crede che io sia forte, che io sia imperturbabile, che io sia fredda. Ma che ne sanno delle lacrime, di quanto una parola possa fare male, di quello che mi passa per la mente. Io non sono una di quelle che sbandiera la sua vita, preferisco che credano ciò che vogliono, io non voglio spiegare, io non voglio pietà. I miei problemi sono i miei, ci vivo io. E anche se prima ne parlavo con le persone che più mi stanno vicine, ora non lo faccio più. Non voglio essere un problema per nessuno, non voglio dare più preoccupazioni. Ho scelto il silenzio, ho scelto il vuoto.
E allora che ci faccio qui? Tra poco inizierà un nuovo anno, l'ennesimo anno in cui - lo so - l'ansia mi farà vivere da schifo. 365 giorni di ansia. E paura. E solitudine. E rabbia. E dolore.
E visto che - almeno per ora - non riesco a dirlo agli altri, lo dico a voi. Lo scrivo qui.
Ho tante cose da dire. Tanta voglia di cambiare, di stare bene.
Questo blog potrebbe essere la mia cura, perchè io voglio guarire.
Lo volete fare questo viaggio con me? :)
- Ale -
Ed eccomi qui. Non so cucinare, tranquilli, non è un altro blog di cucina e nemmeno voglio cimentarmi in esperimenti culinari - che so già sarebbero fallimentari. Sono qui perchè anche io, a modo mio, vorrei vincere una sfida. Voglio vincere l'ansia. Anzi, più che vincerla, vorrei imparare a non averne paura, voglio sapere se c'è qualcuno, tra di voi, che si sente come me a volte, o se sono la sola.
Ma credo di dover iniziare dalle presentazioni. Io mi chiamo Alessandra, ho 23 anni... vivo in un paesino della calabria e nella vita sono una studentessa universitaria. Mi piace lavorare con le paste polimeriche, mi piace leggere - adoro Nicholas Sparks e Stephen King - e una volta mi piaceva anche scrivere. Mi piacciono i film e la musica, le tombolate nel periodo Natalizio, i pomeriggi sotto il piumone quando fuori piove forte. Mi piacciono i raggi di sole quando dentro ho solo buio, i sorrisi dei miei cuginetti che sanno scaldarmi anche quando ho solo voglia di piangere. Mi piace lavorare con le mie mani, creare oggettini, inventare qualcosa. Mi piaceva disegnare, anche se non lo faccio più da tanto tempo.
Mi piacciono tante cose. Eppure, a volte, non mi piace niente. A volte non sento niente. A volte è solo il buio , e il mondo è in bianco e nero, senza colori, senza sfumature. Non c'è neanche il grigio.
Perchè ho aperto questo blog? E' una domanda a cui neanche io ho una risposta univoca. Cosa voglio? Cosa credo? Cosa spero? Forse è questo il punto, forse non spero più. Voi leggerete queste parole e penserete che sono una sfigata, una di quelle depresse senza amici, frustrata perchè non ha uno straccio di ragazzo. E io stessa spesso mi rivedo in questa descrizione. Eppure non è così. Ho i miei amici - pochi, è vero, ma credo nella qualità più che nella quantità - ho un ragazzo che mi ama e farebbe di tutto per me... Ma mi sento sola. E non so come guarire da quella solitudine di chi, pur in una stanza piena di gente, si sente sola dentro. E voi direte: cosa c'entra l'ansia? E io rispondo: è l'ansia che mi ha fatto arrivare a questo punto.
Vedete, sono sempre stata brava con le parole. Una di quelle persone che ha fatto delle parole, della razionalità, il suo punto di forza. Sono sempre stata così. Analizzavo le situazioni, ne parlavo con gli altri, cercavo di capire, di trovare un perchè a tutto... Quando qualcosa non andava, quando l'ansia aveva il sopravvento, io parlavo, io scrivevo, io raccontavo... Ora non ci riesco più. Ora tutti credono che io stia bene, perchè sono brava a mentire. Mi sono circondata di mura. Ed è buffo, perchè ora non riesco ad abbatterle. Sto male, eppure non riesco a dirlo, non riesco a fare come ho sempre fatto, non ci riesco... Le parole non escono. "Come va?", chiedono. E io rispondo "tutto bene", perchè non posso fare altrimenti. La gente crede che io sia forte, che io sia imperturbabile, che io sia fredda. Ma che ne sanno delle lacrime, di quanto una parola possa fare male, di quello che mi passa per la mente. Io non sono una di quelle che sbandiera la sua vita, preferisco che credano ciò che vogliono, io non voglio spiegare, io non voglio pietà. I miei problemi sono i miei, ci vivo io. E anche se prima ne parlavo con le persone che più mi stanno vicine, ora non lo faccio più. Non voglio essere un problema per nessuno, non voglio dare più preoccupazioni. Ho scelto il silenzio, ho scelto il vuoto.
E allora che ci faccio qui? Tra poco inizierà un nuovo anno, l'ennesimo anno in cui - lo so - l'ansia mi farà vivere da schifo. 365 giorni di ansia. E paura. E solitudine. E rabbia. E dolore.
E visto che - almeno per ora - non riesco a dirlo agli altri, lo dico a voi. Lo scrivo qui.
Ho tante cose da dire. Tanta voglia di cambiare, di stare bene.
Questo blog potrebbe essere la mia cura, perchè io voglio guarire.
Lo volete fare questo viaggio con me? :)
- Ale -
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