Sono un po' amareggiata oggi, sapete? Ultimamente mi sembra un po' di essere diventata quella brava ad ascoltare i problemi altrui. Il che sarebbe fantastico, se io non avessi già i miei a cui badare e sapessi dare i consigli adatti. Mi sta bene anche il fatto che chi mi parla dei suoi problemi non mi chiede nulla dei miei. Capisco che sono brava io a nasconderli e so che comunque sto parlando di qualcuno che per me c'è sempre stato e mi ha sempre supportato. Quindi sì, probabilmente sono egoista, perchè ora che tocca a me dare un aiuto non sono capace di darlo. E vi chiederete allora perchè sono amareggiata, visto che sono io quella in torto. Bene, il problema è che odio quando mi vengono chiesti consigli ma poi mi si dice che non sono in grado di capire perchè è una cosa che non ho provato. E l'ho scritto anche io qualche post fa che chi non vive una cosa non può capirla. Solo che... che senso ha chiedermi un consiglio per poi dirmi che non posso parlare? Vi sentireste un po' presi in giro? Cioè, sono solo brava quando devo ascoltare, e divento cattiva quando provo a dire la mia? Devo solo essere d'accordo, non posso avere idee diverse? E poi stiamo parlando di un parere, non di un giudizio.
Se una cosa per me non va bene, se la vedo in maniera diametralmente opposta, sarò padrona di dirlo? Ecco, ultimamente è come se stessi iniziando a rendermi conto che, se in passato evitavo il più delle volte di dire che per me una cosa era sbagliata (e tutto allora filava liscio), ora quando provo a dissentire non va bene, vengo quasi zittita. Fa un po' male rendersene conto. Io che sono sempre stata per il quieto vivere, io che non alimentavo mai liti e lasciavo sempre correre. Forse è vero che più si è buoni più si corre il rischio di diventare fessi. E io mi sono stancata, sapete... Sono stanca di aver paura di far sentire la mia voce... Penso che chi vuole accettarle le mie parole le accetta tranquillamente, gli altri possono anche andarsene a quel paese. Diranno che sono cambiata, che sono più acida... Forse è vero, ma poco importa. Non lascio che le mie idee si uniformino a quelle della maggioranza, se sono in disaccordo. Come quando mi dicono "tanto lo fanno tutti". Questo vuol forse dire che è automaticamente giusto? Non è così. Non lo è. Ho seguito per troppo tempo le idee degli altri, forse è anche per questo che io ora sono così confusa da non sapere più cos'è giusto o normale. Io devo imparare a trovare la mia di normalità, devo smetterla di pensare agli altri e concentrarmi solo su di me. E se questo vuol dire che perderò qualche pezzo lungo la strada... Beh, è un prezzo che sono disposta a pagare. So che chi vuole, troverà sempre il modo di esserci per me, anche se io dovessi cambiare. Chi ti vuole bene resta, capisce i momenti difficili che passi e non cerca di buttarti più giù. Ti aiuta a rialzarti e se proprio tu non vuoi aiuto, aspetta che tu trovi da solo la forza di rimetterti in piedi. Questo è quello che credo, è quello che voglio credere. Quindi cercherò di andare avanti per la mia strada. Sono curiosa di vedere quanti pezzi perderò.
- Ale -
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